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Une '''ştele''' ei un corp çeleişt ëlcal bril dë luç proprie. Ën ëştronomie e ëştrofisice ël teirmin desiņ un sferoid luminos (più o men perfeist) dë plasme (gas ëltëment jonizat a elevat temperëtur), ëlcal ģeinere enerģie nel propri nucël ëstrëvers proçeiş dë fusion nuclear. Şteci enerģie ei irëdiate nel spasi sost forme dë ond eleistromëņeitic e përtiçel elementar (neutriņ); şteci coştituiscon ël ''vent ştelar''. Bone part dëł elemenç cimiç più pesanç dël idroģen e dël eili (łë più abondanç nel univeirs) son sintetizaç neł nucëł del ştel tramit ël proçeis dë nucleosinteş.
Une '''ştele''' ei un corp çeleişt ëlcal bril dë luç proprie. Ën ëştronomie e ëştrofisice ël teirmin desiņ un sferoid luminos (più o men perfeist) dë plasme (gas ëltëment jonizat a elevat temperëtur), ëlcal ģeinere enerģie nel propri nucël ëstrëvers proçeiş dë fusion nuclear. Şteci enerģie ei irëdiate nel spasi sost forme dë ond eleistromëņeitic e përtiçel elementar (neutriņ); şteci coştituiscon ël ''vent ştelar''. Bone part dëł elemenç cimiç più pesanç dël idroģen e dël eili (łë più abondanç nel univeirs) son sintetizaç neł nucëł del ştel tramit ël proçeis dë nucleosinteş.
Le ştele più viçine ale Tere ei ël Sol, sorģeint dë grand part dële enerģie dël noştŗ pianete. Lë altr ştele, eçest alcun supernov, son visibil solëment durant le nost, com punç luminoş, icał ëparon tremolanç a cause dëł efeş diştorsiṿ dële ëtmosfeire tereştr.
Sono oggetti dotati di una massa considerevole, che varia da un minimo di 1,5913 × 1029 [5] ad un massimo di circa 3,9782 × 1032 kg;[6] in unità solari, da 0,08 a 150–200 masse solari (M☉). Gli oggetti con una massa inferiore a 0,08 M☉ sono detti nane brune, corpi a metà strada tra stelle e pianeti che non producono energia tramite la fusione nucleare, mentre non sembrano esistere, almeno apparentemente, stelle di massa superiore a 200 M☉, per via presumibilmente del limite di Eddington.[7] Soggette a variazione sono anche le dimensioni, comprese tra i pochi km delle stelle degeneri (veri e propri "relitti stellari" – nane bianche, stelle di neutroni e buchi neri –) e i miliardi di km delle supergiganti (come ad esempio Betelgeuse, con un raggio di 630 raggi solari – R☉ –, circa un miliardo di km), e le luminosità, comprese tra 10−4 e 106 - 107 luminosità solari (L☉).
Gli astronomi sono in grado di determinare diverse caratteristiche delle stelle, come massa, età, composizione chimica e via dicendo, osservandone spettri, luminosità e moti attraverso lo spazio. La massa è forse la proprietà più importante, poiché riveste un ruolo fondamentale nell'evoluzione e nel destino finale dell'astro; altre caratteristiche, quali diametro, rotazione, moti interni e temperature superficiali (e di conseguenza il colore), sono determinate dallo stadio evolutivo in cui si trova. Una rappresentazione grafica che mette in relazione luminosità e temperatura superficiale, nota come diagramma Hertzsprung-Russell (diagramma H-R), consente di determinare con una certa precisione l'età e lo stadio evolutivo di ciascuna stella.
Le stelle si presentano, oltre che singolarmente, anche in sistemi costituiti da due (stelle binarie) o più componenti (sistemi multipli), legate dalla forza di gravità.[8] Un buon numero di stelle convive in associazioni o ammassi stellari (suddivisi in aperti e globulari), a loro volta raggruppati, insieme a stelle singole e nubi di gas e polveri, in addensamenti ancora più estesi, che prendono il nome di galassie.[9]
Nel corso della storia molti filosofi, poeti, scrittori, e persino musicisti, si sono ispirati al cielo stellato per la realizzazione delle loro opere e, in diversi casi, si sono interessati direttamente allo studio dell'astronomia.[10]





Revision as of 06:08, 30 August 2008

Une ştele ei un corp çeleişt ëlcal bril dë luç proprie. Ën ëştronomie e ëştrofisice ël teirmin desiņ un sferoid luminos (più o men perfeist) dë plasme (gas ëltëment jonizat a elevat temperëtur), ëlcal ģeinere enerģie nel propri nucël ëstrëvers proçeiş dë fusion nuclear. Şteci enerģie ei irëdiate nel spasi sost forme dë ond eleistromëņeitic e përtiçel elementar (neutriņ); şteci coştituiscon ël vent ştelar. Bone part dëł elemenç cimiç più pesanç dël idroģen e dël eili (łë più abondanç nel univeirs) son sintetizaç neł nucëł del ştel tramit ël proçeis dë nucleosinteş.

Le ştele più viçine ale Tere ei ël Sol, sorģeint dë grand part dële enerģie dël noştŗ pianete. Lë altr ştele, eçest alcun supernov, son visibil solëment durant le nost, com punç luminoş, icał ëparon tremolanç a cause dëł efeş diştorsiṿ dële ëtmosfeire tereştr.

Sono oggetti dotati di una massa considerevole, che varia da un minimo di 1,5913 × 1029 [5] ad un massimo di circa 3,9782 × 1032 kg;[6] in unità solari, da 0,08 a 150–200 masse solari (M☉). Gli oggetti con una massa inferiore a 0,08 M☉ sono detti nane brune, corpi a metà strada tra stelle e pianeti che non producono energia tramite la fusione nucleare, mentre non sembrano esistere, almeno apparentemente, stelle di massa superiore a 200 M☉, per via presumibilmente del limite di Eddington.[7] Soggette a variazione sono anche le dimensioni, comprese tra i pochi km delle stelle degeneri (veri e propri "relitti stellari" – nane bianche, stelle di neutroni e buchi neri –) e i miliardi di km delle supergiganti (come ad esempio Betelgeuse, con un raggio di 630 raggi solari – R☉ –, circa un miliardo di km), e le luminosità, comprese tra 10−4 e 106 - 107 luminosità solari (L☉).

Gli astronomi sono in grado di determinare diverse caratteristiche delle stelle, come massa, età, composizione chimica e via dicendo, osservandone spettri, luminosità e moti attraverso lo spazio. La massa è forse la proprietà più importante, poiché riveste un ruolo fondamentale nell'evoluzione e nel destino finale dell'astro; altre caratteristiche, quali diametro, rotazione, moti interni e temperature superficiali (e di conseguenza il colore), sono determinate dallo stadio evolutivo in cui si trova. Una rappresentazione grafica che mette in relazione luminosità e temperatura superficiale, nota come diagramma Hertzsprung-Russell (diagramma H-R), consente di determinare con una certa precisione l'età e lo stadio evolutivo di ciascuna stella.

Le stelle si presentano, oltre che singolarmente, anche in sistemi costituiti da due (stelle binarie) o più componenti (sistemi multipli), legate dalla forza di gravità.[8] Un buon numero di stelle convive in associazioni o ammassi stellari (suddivisi in aperti e globulari), a loro volta raggruppati, insieme a stelle singole e nubi di gas e polveri, in addensamenti ancora più estesi, che prendono il nome di galassie.[9]

Nel corso della storia molti filosofi, poeti, scrittori, e persino musicisti, si sono ispirati al cielo stellato per la realizzazione delle loro opere e, in diversi casi, si sono interessati direttamente allo studio dell'astronomia.[10]


Lord's pray

Padër noştŗ, ëlcal sè ën çel
Sì sëntificat ël Tu nom
Veinge ël Tu reņ
Sì fate le Tu volontè
Ştomod ën çel, ştomod ën tere
Dani oģ ël noştŗ pan cotidian
E rimeiç a noi łë noştŗ debiç
Ştomod noaltŗ lor rimetiam ał noştŗ debitoŗ
E no ni portar ën tentësion
Me ni liber del mal
Amen
Падър нощрь, ълкал се ън чел
Си сънтификат ъл Ту ном
Вейнге ъл Ту рень
Си фате ле Ту волонте
Щомод ън чел, щомод ън тере
Дани ож ъл нощрь пан котидиан
Е римейч а ной љъ нощрь дебич
Щомод ноалтрь лор риметйам аль нощрь дебиторь
Е но ни портар ън тентъсион
Ме ни либер дел мал
Амен


  • This is our home: Щеки ей ле нощрь казе
  • She talked with a friend of mine: Ла à пърлат кон ун ми ъмик
  • Your mother wants to talk with you: Ту мадър вол пърлар кон тъ